DIODI 

Sono componenti elettronici,  non sono dei sistemi di sicurezza, ma, in un certo qual modo, possiamo considerarli come tali.
La loro funzione è quella di permettere il flusso di corrente in un verso e di bloccarla totalmente nell'altro.




Ne esistono vari tipi e con svariate correnti. In applicazioni solari occorre adoperare assolutamente tipi Schottky che assicurano una caduta di tensione massima di 0,35V, mentre i tipi realizzati al silicio causano cadute fino a 0,7V. Abbiamo detto in precedenza che occorre assolutamente tenere basse perdite e cadute di tensione.

La loro corrente massima deve essere almeno il doppio di quella che in essi scorre. 

Se a causa di grosse correnti non si trovasse un componente adeguato, si possono connettere in parallelo più diodi.

Attenzione !!! : anche se usate tutte le attenzioni,  i diodi scaldano tantissimo ..... fino a scottarvi le dita.  Evitate di inserirli in scatole troppo piccole ed in assenza di circolazione d'aria.

Io uso modelli DO-4 e DO-5  (il modello e vite , a sinistra della foto sopra).  Li avvito su spesse bandelle in rame che mi fanno da aletta di raffreddamento.

Per quanto concerne la posa lungo i percorsi fate riferimento agli schemi elettrici che ho postato nella sezione " IMPIANTI IN PRATICA ".

Oltre all'utilizzo che avete visto nelle pagine precedenti, i diodi sono utilizzati anche sui cavi dei moduli fotovoltaici in configurazione di "blocco" e di "by-pass".

Nella configurazione di Blocco i diodi pongono in parallelo i moduli, tenendoli fisicamente separati. Se un modulo si oscura prima dell'altro, il diodo ad esso asservito evita che la corrente generato dall'altro possa riversarsi su di esso.

Nella configurazione di By-pass  fa in modo che la corrente possa continuare a fluire fuori dalla stringa bypassando il modulo ombreggiato e garantendo cosi la continuazione della produzione ( anche se parziale ) della stringa stessa.

La Maggior parte dei moduli oggi costruiti, contengono il diodo di By-Pass all'interno della scatola di giunzione.


La foto identifica un diodo contenuto in un connettore MC4.

8 commenti:

  1. grazie per l'articolo e per come è scritto. -sono un vecchio elettricista nel senso che non esercito da 40 anni, e mi è stato molto utile!

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    1. Grazie a te Adriano per aver visitato il Blog.
      E' bello ricevere commenti positivi ed apprezzamenti.

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  2. quello che cercavo erano diodi "interruttore" ma all'arrivo dei Vs.prodotti ho verificato e pare che la corrente sia da un lato che dall'altro riesce a passare. come mai? grazie

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    1. Ciao, ho poche informazioni per poter dare una giusta risposta, mi occorrono questi dati:
      - che componenti hai acquistato
      - dove li stai utilizzando ed in che modo
      grazie ed a presto

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  3. non riesco a trovare diodi con una caduta di tensione solo a 0.35V

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    1. Buongiorno Gianni, chiedo scusa per l'enorme ritardo nella risposta.
      Si tratta di comunissimi diodi Schottky.

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  4. Ma ... nella configurazione "di bypass", non si ha un caduta di tensione per il diodo ad ogni pannello? e il panello in ombra (mettiam sia il centrale) non si comporta come una resistenza?
    Non e' piu' sicura la configurazione "di blocco", che tiene fisicamente separati tutti i pannelli? tanto il numero di diodi e' lo stesso.

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    1. Buonasera Liruz, chiedo perdono per il ritardo.... Un modulo oscurato oppone una elevata resistenza ed il diodo Schottky provoca una caduta di tensione di appena 0,4 Volt, una vera sciocchezza rispetto alla tensione di stringa. Quando il modulo produce il diodo non ha alcun effetto sulla tensione (è come se non esistesse) ...... Attenzione a non invertirlo altrimenti si comporterebbe come un cortocircuito

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